Secondo il sondaggio Ipsos pubblicato dal Corriere, se ci fosse stata la vecchia giuria demoscopica che rappresenta un campione variegato ed eterogeneo del gusto musicale italiano, la canzone “Pazza” sarebbe arrivata prima. La canzone si è subito raccontata, sia dal titolo che nel debutto nella votazione della sala stampa, suscitando osanna in TV e sui social. Loredana Berté non si lascia coinvolgere dalle lodi ricevute, affermando che c’è un regolamento e un vincitore definito. Tuttavia, mostra autoironia e meno amarezza rispetto al passato, apprezzando il supporto ricevuto e dedicando la vittoria del Premio della Critica a sua sorella Mia Martini.
La cantante esprime soddisfazione per il riconoscimento ottenuto e dedica il premio a Mia, sottolineando la rilevanza universale e autobiografica della canzone “Pazza”. Riguardo alla polemica su Gaza e al televoto, condivide la sua prospettiva e la sua scelta personale. Smentisce l’intenzione di lasciare Sanremo, sottolineando la sua incertezza riguardo al futuro e l’opportunità di un nuovo obiettivo in seguito alla vittoria del Premio della Critica. Loredana Berté condivide la sua delusione per il nono posto di “Almeno tu nell’universo” di Mia Martini nel 1989 e commenta la situazione attuale.
Rivela il desiderio di partecipare all’Eurovision in Svezia se avesse vinto, e ora si concentra su nuove opportunità.