Monday, December 30, 2024

Riforma Irpef: solo i redditi medi colpiti dal taglio delle detrazioni (oltre 50 mila euro)

Il governo Meloni ha avuto difficoltà nel reperimento delle risorse economiche necessarie per avviare la riforma fiscale promessa in campagna elettorale. Pertanto, è stata introdotta la riforma che prevede l’accorpamento della prima e della seconda aliquota, portate entrambe al 23% per i redditi fino a 28 mila euro. Per coloro che dichiarano un reddito compreso tra i 15 mila euro e i 50 mila euro, il vantaggio di 260 euro deriva dalla riduzione di 2 punti percentuali per la fascia compresa tra i 15 mila euro e i 28 mila euro. Tuttavia, il vantaggio potrebbe essere cancellato per coloro che dichiarano un reddito sopra i 15 mila euro e fino ai 50 mila euro.

La nuova franchigia per i contribuenti più benestanti non cambierà nulla, mentre il vantaggio dell’accorpamento dei primi due scaglioni rispetto all’anno precedente si vedrà interamente. Le detrazioni soggette a franchigia includono le tasse universitarie, i premi di assicurazioni per i rischi legati agli eventi calamitosi, gli interessi sui mutui della prima casa e le spese pagate all’agenzia immobiliare dove si è acquistato l’immobile. Nonostante l’importanza di tali vantaggi, 260 euro non sono un grosso cambiamento per questi redditi. Tuttavia, il paradosso del “regalo” ai ceti più ricchi è incontestabile come evidenziato dai media.

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