Saturday, November 23, 2024

Dieci giorni di terrore a Palermo: cosa sappiamo sull’omicidio della moglie, i figli torturati e altro – Corriere.it

L’orrore si consuma in dieci giorni. Tra le certezze (ancora poche) e i dubbi (molti) gli inquirenti si muovono per ricostruire il macabro omicidio di una donna e dei suoi due figli, ammazzati dal marito di lei e da una coppia di conoscenti. Non è ancora chiaro come sia stata assassinata, ma di certo è stata bruciata e sepolta in pochi centimetri di terra vicino alla sua abitazione, ad Altavilla Milicia, nel palermitano.

Il killer, un muratore fanatico religioso, e i suoi complici, Sabrina Fina e Massimo Carandente, due disoccupati con l’ossessione del demonio, uccidono i figli Kevin, 15 anni, e Emanuel di 5, probabilmente dopo averli torturati. I due ragazzini sarebbero stati soffocati. Il più grande è stato trovato sul lettino attaccato a una catena.

Nella notte Giovanni Barreca chiama i carabinieri. «Ho ucciso tutta la mia famiglia, venite a prendermi», dice al telefono dando ai militari appuntamento a Casteldaccia, centro a poca distanza da Altavilla. Viene fermato e portato in caserma a Bagheria.

Prima dell’alba i carabinieri, coordinati dal colonnello Ivan Boracchia, entrano nella casa della coppia. «Hanno fatto un esorcismo per liberarci dal diavolo», dice agli investigatori. Dopo ore di interrogatorio la Procura di Termini Imerese che coordina le indagini dispone il fermo del muratore e della coppia.

Per tutti l’accusa è omicidio e soppressione di cadavere. I tre vengono portati nel carcere Pagliarelli di Palermo. Fina e Carandente avrebbero istigato Barreca dicendogli che i figli erano posseduti da Satana e avrebbero poi materialmente partecipato all’omicidio.

I tre indagati, dopo la loro prima notte in cella, incontrano i loro legali. Entro 48 ore i fermi dovranno essere convalidati dal gip.

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