La Provincia di allora non diede il permesso di girare all’Idroscalo (la protagonista era una prostituta! ), ma il regista trovò un panorama romano del tutto credibile nella magnifica scena dell’uccisione. «Rocco» è in programma il 14, il 22 e il 25 febbraio alle 20.30, domenica 18 alle 14.30.
Molto juke box, spider e un po’ di sesso, siamo negli anni del «Sorpasso» con tutto il kitsch del boom e una ragazza che incarna in modo disincantato e calcolatore lo spirito lombardo di quella famosa «vita agra» che poi sarà al centro di un altro celebre film con Tognazzi, ispirato da Bianciardi. In un primo tempo «sequestrato» dal suo produttore Carlo Ponti che, spaventato da minacciose censure, lo ridusse a un episodio di 35 minuti, ma la geniale e surreale storia di Mastroianni, sempre grandioso, che scommette su quanto si possa gonfiare un palloncino, tornò in una nuova versione fino a ritrovare quella originale solo nel 2016, ed è praticamente una novità per i cinefili amanti di quel Ferreri poeta dell’assurdo e autore di capolavori come «Dillinger è morto» e «La grande abbuffata». Tre film, tre modi d’interpretare criticare un’affannata società in evoluzione: il più politicamente corretto, in finale proletario agli stabilimenti dell’Alfa, fu il conte Visconti che di Milano conosceva bene, come il suo amico-nemico Testori, i segreti e con questo memorabile ritratto di famiglia la rese eternamente nostra.
*Se vuoi restare aggiornato sulle notizie di Milano e della Lombardia iscriviti gratis alla newsletter di Corriere Milano. Arriva ogni giorno nella tua casella di posta alle 7 del mattino*. 12 febbraio 2024 ( modifica il 12 febbraio 2024 | 07:45) © RIPRODUZIONE RISERVATA