Il torcicollo è un piccolo uccello appartenente alla famiglia dei picchi, ma con abitudini alimentari diverse. Vive in aree agricole e si nutre principalmente di insetti trovati sul terreno. Negli ultimi anni, c’è stata una diminuzione significativa della sua popolazione, con una riduzione del 78% dal 2000 al 2023.
Altre specie come il calandro, il saltimpalo e l’averla piccola hanno anche registrato un forte calo nelle loro popolazioni. Anche la rondine, simbolo della primavera, ha subito una diminuzione del 51% nel periodo preso in esame. In generale, il 36% delle specie di uccelli nelle aree agricole italiane è andato perso, arrivando al 50% nella Pianura Padana.
L’agricoltura intensiva e l’uso di fertilizzanti chimici sono considerati responsabili di questa tendenza, in quanto hanno ridotto gli habitat e reso tossici gli insetti di cui si nutrono i volatili. L’associazione ambientalista Lipu sottolinea l’importanza di conciliare le esigenze della produzione agricola con la tutela della biodiversità. Inoltre, si sollecita l’adozione di norme europee che favoriscano il ripristino degli habitat naturali.
Anche la possibilità di incentivare misure naturalistiche è evidenziata come un modo per sostenere la biodiversità. L’Unione europea aveva proposto misure volte a promuovere un’agricoltura sostenibile, tra cui l’aumento delle coltivazioni biologiche e la riduzione dell’uso di fitofarmaci e fertilizzanti. Tuttavia, queste misure non sono ancora state pienamente attuate.
Infine, alcuni progressi sono stati osservati nelle praterie montane, ma anche lì si registra una diminuzione complessiva del 24% delle specie di uccelli.