Saturday, December 21, 2024

Alzheimer, uno stile di vita sano offre protezione dal declino cognitivo anche in presenza di segni di demenza – Corriere.it

Moltissimi studi ormai da anni lo confermano. Ma svolgere attività fisica e alimentarsi in modo sano, seguendo diete nello stile di quella mediterranea, può comportare benefici cognitivi anche per coloro che già manifestano segni di demenza? Questi sono segnali biologici tipici della malattia di Alzheimer, anche se non tutti i pazienti con accumulo di queste proteine manifestano deficit cognitivi.

Il lavoro evidenzia come i devastanti effetti sulla salute e le capacità mentali del morbo di Alzheimer e di altre demenze possono essere almeno in parte contrastati o rallentati da abitudini di vita sane, e quindi da fattori modificabili. In pratica, il cervello danneggiato dai segnali tipici della demenza non sfocia per forza nel declino cognitivo se il paziente si mantiene fisicamente attivo, legge, studia, mantiene una certa socialità e si alimenta in modo corretto. I risultati dell’indagine evidenziano che seguire uno stile di vita attivo e sano può riuscire a preservare a lungo le capacità cognitive dei malati.

I risultati emergono dalle biopsie dei cervelli di 586 individui che avevano vissuto in una comunità per anziani (età media 91 anni), la cui salute mentale e cognitiva era stata seguita regolarmente per 24 anni con test cognitivi e fisici. «Abbiamo scoperto che l’associazione stile di vita-cognizione era indipendente dal carico patologico della malattia di Alzheimer, suggerendo che lo stile di vita sano può fornire benefici cognitivi anche per le persone che hanno iniziato ad accumulare nel cervello segnali legati a una demenza» ha detto Dhana. In altre parole lo studio ha scoperto che la presenza dell’Alzheimer o di un altro disturbo neurologico «non sembrava essere influente: i cambiamenti nello stile di vita hanno determinato una certa resilienza al cervello contro alcune delle più comune forme di demenza».

Ad ogni categoria era assegnato un punto e chi otteneva il massimo del punteggio nelle cinque categorie era classificato come persona che conduceva uno stile di vita sano. I ricercatori hanno osservato che più alto era il punteggio relativo allo stile di vita sano, migliori erano le prestazioni cognitive registrate con test su linguaggio, attenzione, memoria e abilità visuospaziali in particolare nella fase finale della vita. In dati numerici è emerso che l’88% delle capacità cognitive era associato direttamente allo stile di vita virtuoso, mentre l’accumulo di beta amiloide lo influenzava solo per il 12%.

Tra le attività suggerite dagli scienziati ci sono la lettura, i giochi delle carte, le parole crociate, gli incontri sociali e attività intellettualmente coinvolgenti come andare a un museo.

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