Ogni anno, a livello globale, vengono pescati tra gli 1,1 e i 2,2 trilioni di pesci pinnati selvatici. Nel 2019, secondo statistiche della Fao, l’agenzia delle Nazioni Unite per l’alimentazione, i pesci catturati in natura hanno rappresentato l’87% di tutti i vertebrati utilizzati per l’alimentazione umana o animale. Poco più della metà del totale, il 56%, viene trasformata in farina di pesce e olio, utilizzata principalmente per i mangimi degli animali allevati anziché per l’alimentazione umana. In particolare, il 70% della farina di pesce e il 73% dell’olio di pesce vengono utilizzati nell’acquacoltura per alimentare pesci e crostacei allevati.
Il rapporto di Fishcount e Ciwf evidenzia come buona parte del pescato sia utilizzato per farina e olio di pesce utilizzati per gli allevamenti di acquacoltura. Un sistema poco sostenibile che depaupera il patrimonio ittico mondiale. Il rapporto, che ha preso in considerazione gli anni tra il 2000 e il 2019, stima l’entità reale della pesca a livello mondiale. Il documento evidenzia come i pesci pescati vengono generalmente macellati senza essere prima storditi e subiscano maltrattamenti durante e dopo la cattura.
Il benessere è considerato una componente essenziale anche in quest’ottica, tanto che viene utilizzato anche come elemento di valutazione nelle linee guida sulla sostenibilità dei sistemi alimentari e agricoli. Compassion in World Farming sostiene da lungo tempo che un’acquacoltura sostenibile dovrebbe coltivare specie più in basso nella catena alimentare, spezzando così la dipendenza dalla farina e dall’olio di pesce provenienti da pesci selvatici catturati per tale scopo. Tuttavia, una grande porzione della moderna acquacoltura alleva pesci carnivori, contribuendo così in modo diretto alla pressione sulle popolazioni selvatiche. La Fao ha rilevato come la pesca di cattura sia un’attività importante per la nutrizione e l’occupazione di milioni di persone e, di conseguenza, una gestione sostenibile della pesca è fondamentale per salvaguardare la sicurezza alimentare, i mezzi di sussistenza e le risorse naturali prima che si arrivi ad un depauperamento irreversibile.