Sunday, December 22, 2024

Strage di Palermo: fratello di Antonella esclama “Le dissi di cacciare quei folli” – Corriere.it

Predicavano l’amore per Cristo, leggevano la Bibbia al chiuso delle loro case, lontani da tempo, ormai, dalla chiesa evangelica di Palermo in cui si erano conosciuti. Coltivavano le loro ossessioni e alimentavano il delirio che li ha spinti a trucidare una donna e due bambini. Emanuel, 5 anni, «diceva che c’erano i diavoli in casa». Calogero Salamone: «Ci parlò di quella coppia».

La pista della setta si allarga: indagini per cercare altri registi dei tre delitti ! [ Strage di Palermo, il fratello di Antonella: «Le dissi di cacciare quei folli». Coltivavano le loro ossessioni e alimentavano il delirio che li ha spinti a trucidare una donna e due bambini. Un’ipotesi tutta da dimostrare su cui lavorano i carabinieri impegnati anche a mettere al loro posto i pezzi mancanti di un giallo che, col passare delle ore, si rivela sempre più macabro.

Probabilmente domani il gip dovrà convalidare il fermo dei tre indagati. Barreca è reo confesso. «C’era il demonio in casa», ha raccontato ammettendo di aver ucciso la moglie Antonella Salamone e i due figli Kevin, 16 anni ed Emanuel, di 5. Unica superstite della strage la figlia 17enne, risparmiata, non si sa bene perché, dal muratore che non ha ancora incontrato il suo difensore, nominato d’ufficio dai pm.

«I miei clienti si dicono innocenti — dice invece il legale della coppia fermata, Vincenzo Sparti —. Li ho visti in carcere. Mi hanno riferito di essere stati trattenuti in caserma per ore senza una spiegazione e di essere stati poi fermati». «Io so che si conoscevano appena», spiega.

Un’affermazione smentita dal fratello della vittima, Calogero Salamone. «Mia sorella ci disse che Sabrina e il compagno erano entrati nella loro famiglia. Dicevano che i demoni erano dentro mia sorella e mio nipote e che praticamente dovevano essere bruciati e sepolti. Noi pensavamo che si trattasse di un modo di dire e comunque cercavamo di convincerla a mandare via quelle persone».

Ma Barreca, che aveva conosciuto la coppia in chiesa, insisteva a tenerli in casa. «L’hanno convinto che dovevano dormire lì per togliere gli spiriti», racconta Salamone. E il delirio folle sulla presenza dei demoni era oggetto anche delle confidenze che Kevin faceva ai compagni di scuola, il liceo artistico di Bagheria. «Mi mandò un messaggio dicendomi che il fratellino gli aveva raccontato di presenze di diavoli in casa», dice un compagno di classe della vittima.

Un’ossessione ricorrente, quella della presenza del male, riferita anche dall’unica figlia superstite che ora vive in una comunità protetta. I tre fratelli avrebbero smesso di andare a scuola una settimana prima del delitto. «Abbiamo chiesto se stessero male — dice la dirigente dell’istituto d’arte — Ma ci risposero che avevano l’influenza». La ragazza sarà interrogata nuovamente dagli investigatori che, dopo la confessione del padre, l’hanno trovata a casa in stato confusionale.

I fratellini, che sarebbero stati seviziati, torturati e soffocati, erano nella loro stanzetta senza vita. Sarebbero stati incaprettati nel corso di un folle rituale di purificazione cominciato giorni prima con l’assassinio della moglie di Barreca. La donna è stata bruciata insieme a dei vestiti e degli oggetti trovati sotto pochi centimetri di terra vicino alla villetta in cui la famiglia abitava. Alla fine della settimana sui cadaveri di Kevin ed Emanuel verrà effettuata l’autopsia.

I primi accertamenti medico-legali raccontano una violenza inaudita. Più complicato sarà chiarire con precisione quando e come è stata uccisa Antonella, di cui sono rimasti solo pochi resti.

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